La psicoterapia cognitiva comportamentale

psicoterapia cognitiva comportamentale
04 Ago

La terapia cognitivo-comportamentale ha alcune caratteristiche specifiche.

Pratica e concreta.​ Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l’eliminazione degli attacchi di panico, la riduzione o eliminazione dei rituali compulsivi o delle malsane abitudini alimentari, la promozione delle relazioni con gli altri, e cosi via.

Centrata sul “qui ed ora: la​ terapia si preoccupa di attivare tutte le risorse del paziente stesso e di insegnare valide strategie essa è centrata sul presente e sul futuro.

A breve termine​ e orientata allo scopo​. La psicoterapia comportamentale e cognitiva è più orientata ad uno scopo, lavora insieme al paziente per stabilire gli obiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze, durante i primissimi incontri. Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.

Attiva​. Sia il paziente che il terapeuta giocano un ruolo attivo, il terapeuta cerca di insegnare strategie e il paziente, a sua volta, lavora al di fuori della seduta terapeutica per mettere in pratica ciò che ha appreso in terapia.

Collaborativa​. Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il paziente alla risoluzione dei propri problemi.

Scientificamente fondata​. È stato dimostrato attraverso studi controllati che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace per numerosi problemi di tipo clinico. È stato dimostrato che è efficace almeno quanto gli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.

Per maggiori informazioni:
Veronica Gobbetto
info@sinergymed.it

Depressione post parto

Depressione post parto
06 Lug

Perché è importante intervenire in tempo?

Ci tengo a parlarne perché è un tema delicato, poco discusso e che ha forti conseguenze se non si riconosce e non si interviene.
Purtroppo questa situazione viene accompagnata da profonda vergogna e senso di smarrimento nel provare sentimenti negativi.
Ricordo ancora una giovane mamma che mi diceva: “ma che madre sono se provo queste cose? Non posso dirle a nessuno, sono orribile“.
Il marito faceva del suo meglio ma non capendo ciò che stava succedendo le diceva “dai su esageri, vedrai che passerà “.

Sentirsi accolti, riconoscere i sintomi e usare modalità appropriate permette di intervenire gradualmente in una situazione che può essere risolta molto prima che assuma sfumature impegnative.
Alcuni punti fondamentali sulle conseguenze:

  1. la depressione trascurata tende ad automantenersi. Si può avere l’idea che il tempo farà superare il disagio. Considerazione errata. I sintomi si autoperpetuano e si intensificano.
  2. la relazione madre-bambino può essere compromessa. Una mamma depressa guarda meno il bambino, lo culla meno e risponde meno alle richieste.
  3. la relazione di coppia può vivere forti ripercussioni e percepire grandi carenze invece di considerarli cambiamenti fisiologici della coppia
  4. provare vergogna e paura di non uscire da questo stato porta a non esprimerlo e chiedere aiuto.

Tutto questo può essere affrontato con conoscenze, consapevolezza e determinazione.
E questi sono aspetti accessibili a tutti!

Dott.ssa Gobbetto Veronica